martedì 7 ottobre 2008

Quella faccia un po' così






Alla faccia di chi mi dice cha ascolto soltanto roba vecchia ormai è da tempo che ascolto il nuovo dei Tv on the radio. Certo ascoltare un gruppo che per il terzo disco propone new wave un po' strana (ma da qui ai Talking Heads ce ne corre) con la voce di Peter Gabriel sarebbe una faccenda considerata d'avanguardia se fossimo nel 1978, adesso nel 2008 mi si può sempre dire che fondamentalmente non mi allontano più di tanto dal seminato, ma il tempo non è una retta è un piano dove tutto succede contemporanemante, quindi sono , sono stato, e sarò comunque al passo con i tempi. E' fisica quantistica, è realtà, ho ragione, ho vinto!

Il problema che ho con questo disco penso che prima o poi sia capitato a tutti quelli che hanno passione per la musica, tutti quelli che cercano qualcosa di nuovo o che hanno con la musica un rapporto speciale. Insomma sto parlando di quelli che riescono a rendersi conto che i Negramaro fanno schifo senza che qualcuno glielo spieghi. Quelli che, fatti crescere dal padre a pane e Doors e Dire Straits, non hanno dubbi nel dire che il miglior disco di Knopfler e compagni è Communiqué, altro che Brothers in arms. Ecco mi sta succedendo che io sto lì e vedo che ovunque si celebrano festeggiamenti e si dichiarano entusiasti e io mi metto dietro, in terza fila a gridare "YEAH!" anche io, ma senza troppa convinzione, urlando più perché non vedo una ragione per non farlo che perché veda ragioni per farlo. E me ne sto là con un'aria piuttosto inebetita, un'espressione un po' così, perplesso e senza capire perché si stiano sparando i fuochi d'artifico pur non essendo Ferragosto.
Mi sento come quando i miei amici ridono per le battute di Panariello e io non accenno neanche una smorfia. Intendiamoci, questo disco mi piace ma tutto sto salto di qualità rispetto a Return of... non lo sento, anzi in certi passaggi penso che manca una sfumatura che prima invece c'era. Certo non è un disco fotocopia come hanno fatto gli Strokes cambiando la copertina e titoli per sfornare il secondo disco, hanno personalità, hanno buone idee. Un disco così va bene sempre, mentre guido, mentre sto al pc, mentre vado a correre, mentre lavoro, mentre lavo camicie, mentre faccio tutto, ma se voglio prendere un disco con l'idea di concentrarmi su quello, beh, prendo altro. Solo questione di gusti? forse ma forse no.. E intanto vivo in questo stato di Missing Undertanding.

Mi sembrano canzoni belle ma non bellissime, le migliori Family tree e DLZ, forse manca il guizzo che sentivo in Wolf like me. E' il disco che ascolterò quando i miei amici verranno in macchina con me e mi chiederanno di mettere su un cd, non potendo mettere i Nurse with wound, metterò questo, che è particolare, è ben fatto, è prodotto da Dio, meglio del precedente e.. e... e basta.
Ma mi piace, non dico sia un brutto disco, però ecco mi piace come mi può piacere Fiorentina - Udinese, magari sarà una bella partita, però domani gioca l'Inter e so che avrò Ibrahimovic e un altro tipo di coinvolgimento, mi piace come mi piaceva leggere le avventure del simpatico e buon Paperoga ma speravo che nella prossima storia il protagonista fosse Paperino, il personaggio che ha fatto della meschinità una dote positiva. Mi piace come il primo fine settimana libero dopo le ferie, si sei contennto ma vuoi mettere il mese prima? Mi sento come quando esco dal cinema e non posso dire che il film mi sia dispiaciuto e allora chi mi chiede qualcosa dico "è un bel film". Così... in fondo perché no... mica fa schifo, anzi è ben recitato, ben girato, ben scenggiato..

Ecco è un bell'album, ma io non vi capisco...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci crederai ma ti capisco perfettamente. E' lo stesso motivo per cui, pur amandolo, non avrà una posizione molto alta nella mia classifica di fine anno. Non basta essere un bel disco tecnicamente, deve avere un cuore, un qualcosa che lo riconosciamo subito dal profondo. Forse è quello che manca a Dear Science.
E' la differenza che c'è tra una donna come Solveig Dommartin, un angelo, una donna dalla bellezza intensa, e Carol Alt che, si è bella ma finisce li.

Dusty ha detto...

Anche a me non ha colpito particolarmente, c'è molto di meglio in giro :P