sabato 4 luglio 2009

Franco Dalmazzi

Si chiama Franco Dalmazzi ed è esattamente come vi potete immaginare un ragazzino con un nome del genere. Sfigato, timido, imbarazzato e perfino imbarazzante. Prigioniero del suo nome da settantenne, segnato ad essere un po' diverso dagli altri fin dalla nascita. Un nome da vecchio (non chiamano più nessun Franco da 50 anni almeno) e un cognome che si presta a facili rime e ironie. In più Franco Dalmazzi sembra uscito da un film di più di 30 anni fa'. Quasi te lo immagini ragazzino-comparsa sullo sfondo del protagonista, di fianco ad un bar con fuori il cartello rotondo e giallo con scritto "Teleselezione". Bruttino, con abiti fuori moda, anzi no con abiti mai stati alla moda, capelli banali, viso comune, camicia (dico camicia! a 14 anni!) di un colore e una fattura ordinaria, la camicia-camicia, tipo il gatto-gatto, quello che che gira per il quartiere che non è di nessuna razza, è solo un gatto. Grigio stiato bianco e nero, che neanche miagola, passa lungo la strada silenzioso, ne lento ne veloce.
Franco Dalmazzi è un po' come il gatto striato solo che non passa. Sta fermo, fuori il bar seduto su una panca e mangia le patatine. Quando non sta lì, a sudare dentro la sua camicia l'olio delle patatine che mangia sotto il sole di Luglio vuol dire che ai ragazzi del giardino manca il decimo per giocare a calcetto allora lo chiamano per metterlo a porta, perché è scarso. Logicamente Franco Dalmazzi è agile come un cartello della Teleselezione e non ne prende una.
Perché ne parlo? Perché oggi Franco Dalmazzi, detto dagli amici Dalmazzi, non è seduto sulla solita panchina. E questa è la sua fortuna. Se fosse stato seduto al solito posto a mangiare la patatine Più Gusto che quelle normali come al solito erano finite sarebbe stato preso in pieno da un'auto. Da in fondo la strada una signora, una signora-signora, una di quello uscite da un film neorealista sbanda con la sua macchina-macchina, quelle color macchina sapete? e avrebbe travolto il ragazzino.
La signora ora è in ospedale, ma domani Franco Dalmazzi, in arte Dalmazzi, potrà stare seduto al solito posto con al sua espressione-non espressione.
Si è perso una grande occasione di passare alla storia, di essere ricordato. Si ci giocavo a pallone, si era nei primi banchi della mia classe. Essere protagonsita per un giorno.

venerdì 3 luglio 2009

Gazpacho - Winter is never



Prefersico la versione in studio, ogni tanto mi semba un po' forzata la voce qui ma bellissima canzone radioheadeggiante