martedì 25 dicembre 2007

hmmmmmm



e buon Natale..

giovedì 6 dicembre 2007

Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno



Quando qualcuno ci lascia tutti si apprestano a lodarlo. Il problema è che chi ci ha lasciato non puo' godersi in questo momento. Siccome io tutto so ecco quello che diranno di me.

"Ha lasciato dentro di me un vuoto incolmabile" Heidi Klum, pezzo di fica

"Anche io l'ho votato" Silvio Berlusconi, eccentrico milardario del Nord Italia

"Piu' sexy di Brad Pitt" Solange, boh, non lo so

"Cazzo che scopate che ci facevamo" Angelina Jolie, come Heidi Klum pero' di piu'

"Il padre migliore di tutti" Gesu' di Nazareth, divinità

"Francesco è un amico, lui volevo fosse qualcos'altro" Cristiano Malgioglio, marchigiano

"Un grande democratico" Vladimir Putin, un democratico

"Un esempio" il Dalai Lama, reincarnazione di una statua

"L'unico uomo che abbia mai temuto" Bin Laden, eccentrico milardario saudita

"Mi sarebbe piaciuto saper scrivere come lui" Milan Kundera, allievo

"Ci mancherà" la Vodafone, sanguisughe

"La nostra guida spirituale" gli amici, amici.. appunto

"Un eroe dei nostri tempi" Peter Parker, fotografo

"Aveva ragione lui, l'ultimo mio film è una palla stratosferica" Quentin Tarantoino, fan della Fenech

"E' disceso su di me" Spirito Santo, divinità

"Senza di lui non venderò mai tutte queste bottiglie" Rosko, barista

giovedì 15 novembre 2007

Balliamo?




c'è anche Von Karajan a dirigere l'orchestra in una sala solo per noi...
Le luci illuminano la sala, messa a festa come se fosse un grande ricevimento dell'800, ma ci siamo solo noi. Ti va di ballare? l'orchestra sta per cominciare, von Karajan è tornato per concederci un ultimo spettacolo, è girato verso di noi e ci sorride e ci guarda come a dire "Pronti?".
Dici che non sai ballare, non so ballare neanche io ma possiamo provarci. Non vogliamo deludere il grande maestro che è qui per l'ultimo, non previsto, spettacolo, non vogliamo deludere i musicisti anche loro venuti qui per noi.
Vuoi ballare scalza? Dai lo faccio anche io. Uno strappo ai dogmi del rito del valzer, fatto di orchestre, maestri vestiti di nero, sale da ballo illuminate e signore imbelletatte. Questa questa volta ci sono due ballerini scalzi.
Cominciamo, un suo cenno mio caro Herbert.. Tanananana'...

martedì 6 novembre 2007

noi cerchiamo la bellezza ovunque






poi non dire che non ti penso eh...

martedì 30 ottobre 2007

"heroes"



per fortuna c'é lui...

domenica 28 ottobre 2007

Antimatter dal vivo a Vicenza




ANTIMATTER + LEAFBLADE

Venerdì 7 dicembre 2007
LYNX CLUB (ex-Midian)
Via quadri 75, Vicenza

Leaving Eden... landing in Italy!

Fondata nel 1998 da Mick Moss e dall'ex-Anathema Duncan Patterson, Antimatter è oggi creatura del solo Moss, che in studio si avvale di ospiti d'eccezione - primo fra tutti Danny Cavanagh degli Anathema - mentre dal vivo si abbandona a suggestioni acustiche.

Con all'attivo quattro album di rock elettroacustico intriso di angoscia e malinconia, e dopo una serie di sporadici concerti in Europa e negli Stati Uniti, Antimatter farà finalmente tappa in Italia per un unico esclusivo appuntamento, ospitato dal Lynx Club (ex-Midian) di Vicenza.

Supportano i Leafblade, duo acustico di Liverpool che annovera Daniel Cavanagh tra i propri fondatori.

Apertura porte ore 21.00
Inizio concerto ore 22.00

Ingresso 14€ con tessera ARCI / 16€ senza tessera ARCI
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Contatti organizzatori
Martino 349 4460811 marty_mos@libero.it
Marco 347 0056201 foja666@hotmail.it
Eugenio 349 0702651 eugenio.crippa@gmail.com

Sito web del locale
www.lynxclub.com

3 Libras



dedicato a te;)

giovedì 25 ottobre 2007

Spirit of Eden


Autore: Talk Talk
Anno: 1988
Etichetta: Parlophone/EMI
Produtore: Tim Friese-Greene

Prendetevi un'ora. Lasciate da parte tutti i pensieri. Prendete il vostro lettore cd. Mettevi le cuffie e ascoltate "Spirit Of Eden". Perchè questo disco ha bisogno di questo. O ha bisogno di un ritorno a casa un sabato notte, da solo, dopo un serata noiosa. Ha bisogno di silenzio, ma vedrete che al volume giusto riuscirà a creare il silenzio attorno a lui. Zittendo chiacchere inutili, pensieri fastidiosi, rumori televisivi. Questo è il potere della musica e questo disco è Musica. Un viaggio nelle riflessioni, nella nostalgia, nella malinconia e nella dolcezza di Mark Hollis e compagni. Un disco che nel 1988 andava al di la' dei generi. Se "Laughing Stock", il disco successivo e ultimo capitolo dei Talk Talk, è considerato il precursore del post-rock questo è l' album da dove "Laughing Stock è nato.
4 lunghe tracce (la prima idealmente divisa in 3 parti) dove possiamo trovare di tutto: suoni e ritmi jazzati, melodie dilatate, oboi, pianoforti, chitarre acustiche ed elettriche, sassofoni, decostruzione della forma, suoni distorti, jam session, harmonium, violini, trombe, ripartenze, riprese delle melodie lasciate in sospeso precedentemente. Il tutto scritto e realizzato da gente che sa cosa fare. La voce di Mark Hollis mai dolce come adesso basterebbe da sola a creare un'atmosfera sognante.
A qualcuno di voi sarà capitato di ascoltare "I believe in you" in televisione oppure in qualche sito internet, la versione che sta sul disco è il doppio piu' lunga e nella sua interezza appare in tutta la sua bellezza. Qualcosa che sembra essere creato per dare la pace. Ma non è musica creata per piacere a qualcuno, per rivoluzionare la storia. Sono 6 minuti di intimità dei Talk Talk che per fortuna hanno deciso di condividere con noi. "I Believe in you" è forse la traccia che colpisce di piu' ad un primo ascolto. Ma quella che ho dato per questa canzone è una descrizione che puo' andare bene per tutto il disco.
Provate a dargli un ascolto. Per me è il miglior disco degli anni 80, ma è musica senza tempo.

Wonderful Life



Ma tu guarda se Zucchero,che comunque ha fatto belle canzoni negli anni 80, mi deve stare a rovinare sta canzone, perfetta così com'è.

Ho fatto un sogno


Ho fatto un sogno stanotte. E' Marzo 2006, si sta per andare alle urne e Montezemolo sta zitto, la maggioranza in parlamento non ha votato una legge elettorale da repubblica delle banane, con il bene placido di qualcuno dell'opposizione come invece é successo. Si va a votare, a destra c'è Berlusconi (è un sogno, non è un miracolo) a sinistra c'è Veltroni. Prodi no, il governo Prodi era caduto nel 98 a causa di turbolenze nella maggioranza e adesso dopo il belloccio Rutelli hanno deciso di non ripresentare Prodi. Rifondazione comunista ha deciso di non dare un colpo al cerchio e uno alla botte e dice chiaramente quello che vuole fare, senza stare a chiamare quello perché é gay, quell'altro perché è no global, quello perchè lì, quello perché la'. Insomma fa un partito serio, dice quello che vuole proporre. E non fa campagna acquisti in giro per l'elettorato.
Andiamo a votare e Montezemolo continua a tacere.
Andiamo a votare, gli Exit poll della Nexus danno Forza Italia al 75% e Alleanza Nazionale al 43%, il resto agli altri partiti della casa delle libertà. Logicamnete vince la sinistra. Al senato ha la maggioranza piena, 22 senatori in piu' rispetto all'opposizione. L'Udeur ne ha 3. Montezemolo tace.
Mastella vista la situazione a lui favorevole pretende il ministero della giustiza. Gli viene proposto di andare a fanculo. Mastella dice che se le cose stanno così va con il Polo.
Veltroni dice che va bene.
Mastella dice che scherzava.
Veltroni dice che lui era serio.
Mastella si accontenta del ministero dell olive in scatola.
Veltroni piange per l'occasione sprecata.
La Binetti esagera con il cilicio e va a curarsi in america dai Mormoni.
Montezemolo tace.
Bertinotti ammette che effettivamente negli ultimi anni non c'ha capito un cazzo e lascia il suo posto alla Rossanda.
Diliberto capisce che forse è meglio fare un partito comunista solo e chiede alla Rossanda di fondersi. Si chiamerà Reds strikes back, che dà anche un tono di internazionalità.
Montezemolo tace.
Veltroni dice che per quanto ci si sforza a lui Putin non sembra per niente un grande democratico e aggiunge che il partito democratico volendo lo si puo' pure fare.. ma per favore no! La Binetti no!
Non sarà il massimo ma meglio di adesso..

venerdì 28 settembre 2007

Caro blog ti scrivo


Caro blog ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome arrivi molto lontano più forte scriverò.
Da quando ti ho aperto c'è una grossa novità,
Il Massimo vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e la depressione ancora mi si affaccia alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma le carte di Sara han detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e io qui sto già aspettando
sarò sempre contento e in festa tutto il giorno,
perfino Cristo scenderà dalla croce
forse anche Francesca farà ritorno.

Ci sarà qualcuna da amare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
ma chi mi vuol bene resterà qua.

Vedi caro blog cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro blog cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra?
per continuare a sperare?

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi blog mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io?

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità


sIringrazia Lucio Dalla.. e tanti amici...

lunedì 27 agosto 2007

Fumatori fuori dalle porte dell'ospedale




Tira giù la benda
Così i tuoi occhi non possono vedere
Ora corri più forte che puoi
Attraverso questo campo di alberi

Di' addio a tutti quelli che hai mai conosciuto
Non li rivedrai mai più
Non posso liberarmi di questo sentimento che ho
Le mie mani sporche
Sono stato in guerra?
La cosa più triste che abbia mai visto
Sono stati i fumatori fuori dalle porte dell'ospedale

Qualcuno mi fa voltare
Riuscirò a ricominciare?

Come possiamo indossare i nostri sorrisi
Con le nostre bocche chiuse
Perchè ci hai fermato dal cantare

Non posso liberarmi di questo sentimento che ho
Le mie mani sporche
Sono stato in guerra?
La cosa più triste che abbia mai visto
Sono stati i fumatori fuori dalle porte dell'ospedale

Qualcuno mi fa voltare
Riuscirò a ricominciare?
Ora qualcuno ci fa voltare
Riusciremo a ricominciare?

Siamo tutti cambiati da ciò che eravamo
I nostri cuori infranti lasciati frantumati sul pavimento

Non posso crederti se non riesco a sentirti
Non posso crederti se non riesco a sentirti

Siamo tutti cambiati da ciò che eravamo
I nostri cuori infranti lasciati frantumati sul pavimento
Siamo tutti cambiati da ciò che eravamo
I nostri cuori infranti lasciati frantumati sul pavimento

Qualcuno mi fa voltare
Riuscirò a ricominciare?
Ora qualcuno ci fa voltare
Riusciremo a ricominciare?


un grazie agli Editors per aver scritto questo testo e avermi fatto cpaire che in fondo al mondo non sono solo

venerdì 24 agosto 2007

Sonnambulismo



ok sono totalmente rincoglionito...

venerdì 17 agosto 2007

The Chauffeur


la piu'bella canzone dei Duran Duran prima che si perdessero con i "ragazzi selvaggi"..

giovedì 2 agosto 2007

Celebrazione nera


"Facciamo una celebrazione nera" e le cose sono cambiate. Cambiate per i Depeche Mode che da quel momento in poi muteranno il loro stile musicale e anche il loro stile di vita personale fino a rischiare lo scioglimento piu' volte, fino a rischiare che Dave Gahan morisse non molti anni dopo.

"Facciamo una celebrazione nera" e Anton Corbijn si accorge di loro. Corbijn è un fotografo e regista olandese che gia' aveva collaborato con Joy Division e U2 e che, dopo aver ascoltato stripped e l'intero disco, si rende conto che i depeche mode non sono piu' una band synth-pop per ragazzini ma che ora sono un gruppo adulto. Facile capire perchè: la melodia, l'arrangiamento, i suoni quasi orientali di stripped la poesia melanconica del testo sono l'essenza stessa del disco, probabilmente la canzone migliore dell'intero album. Dopo aver ascoltato questa canzone Corbijn decide di lavorare con loro, e da quel momento fino a Ultra sara' autore di tutti i loro video, e anche in epoche piu' recenti continuerà ad essere il loro fotografo ufficiale e studierà per loro copertine e palco per i tour, godendo di libertà assoluta per le su scelte. Praticamente un membro aggiunto dei Depeche.

"Facciamo una celebrazione nera" e Martin Gore va Berlino scrive da solo l'intero disco con un risultato che gli altri membri della band non apprezzano ma che poi con la collaborazione di tutti diventa uno dei loro dischi migliori.
Dai Kraftwerk a questo disco la musica si era sviluppata, c'era stato il punk che aveva rivoluzionato ogni cosa, non solo a livello sonoro ma anche il modo di concepire cos'è la musica. C'era stato il dark, figlio del punk, che aveva mostrato quanto cupi potessero essere gli animi. C'erano stati i Suicide. E qualcosa dentro il gruppo era cambiato, Martin Gore era cresciuto, i depeche non sono piu' i ragazzini dei primi due dischi e anche dagli altri precedenti due cominciano a prendere le distanze. Nostalgia nei testi, anche se qualcosa si poteva avvertire anche in Some Great Reward, cupezza e malinconia anche nelle melodie e nel suono.6 mesi per registrare il disco, la ricerca di Wilder di un suono perfetto, Gore che vuole riscrivere tutto, Gahan che comincia piano piano la sua svolta rock nel cantato, liti interne al gruppo, Fletcher che cerca di fare da paciere, un disco continuamente rimandato ma che poi segnera' una svolta per i Depeche Mode. "Black Celebration" è l'inizio di un periodo piu' dark, che troverà in parte in "Music For The Masses" ma soprattutto in "Violator" e negli altri due dischi successivi un successore.

"Facciamo una celebrazione nera" così inizia il disco e già dalla prima traccia ("Black celebration" appunto) ci si accorge di essere in un altro mondo rispetto a prima. Ritmi ossessivi, campionamenti, la voce di Gahan è piu' matura rispetto al passato e meglio si adatta al nuovo disco (voce che comuqnue a mio parere avrà un vero miglioramento a partire dal disco successivo), i suoni registrati da Wilder sono ricercatissimi, l'atmosfera della canzone ha un che di rituale ma un rituale, appunto, nero. "Fly on the windscreen" continua più o meno sulla stessa strada: Gahan cerca di essere piu' sexy che mai, bellissima da questo punto di vista la versione live del tour del '93, mentre descrive un mondo dove la morte sta incombendo su di noi. Poi viene "a question of lust", cantata da Gore con la sua voce angelica. Canzoni queste prime tre tutte legate sia musicalmente sia dai testi dove sempre si parla di amore. Amore che consola al termine di una giornata, che è l'unica cosa che vale quando tutto va a morire, timore di vederlo andare via. Il tutto presentato con un grande disincanto. Con la nostalgia di chi di questo amore e questo mondo sente la mancanza e ma cerca di distaccarsene per soffrire di meno. Da questa nostalgia, da questo mal di essere di Gore espresso nei testi nasce anche il suono che lo stesso Martin insieme ai produttori e a Alan vogliono ottenere: tetro e nostalgico. Come mai lo era stato prima ma come Wilder avrebbe sempre voluto.
Il disco prosegue con "Sometimes" e "It Doesen't Matter Two" entrambe cantante da Gore più semplici da un punto di vista dell'arrangiamento molto piu' dolci quasi a volersi distaccare dalle canzoni iniziali.(piu' bella secondo me la versione più minimale dell'ultimo tour di "It Doesen't Matter". Torna Gahan alla voce con uno dei classici del disco e che dal vivo rende di più" A Question Of Time" una canzone dal chiaro sapore rock dai ritmi ossessivi e incalzanti e che a mio parere nasonde molta ironia (cosa tipica dei depeche mode). Di "Stripped" ho già parlato, quasi un mese di registrazioni solo per questa canzone, l'elettronica che diventa rock, il rock che diventa elettronica, in continuo crescendo, un vero inno, nulla lasciato al caso o all'improvvisazione, di suggestione quasi orientale, nel finale la doppia voce che si intreccia.Possibile fare meglio di "Stripped"? "Here Is The House" è la più tipicamente anni 80 del disco."World Full Of Nothing" è un piccolo ritorno al pessimismo abbandonato poco prima, bellissimo per me il finale.
"Dressed In Black" è una canzone dove Gahan mette in mostra i suoi miglioramenti vocali rispetto al disco precendente. Ma la forza di Gahan come cantante non è tanto la tecnica quanto l'espressività. La finale "New Dress" è la canzone dove più i DM offrono la loro visione politica criticando i mass media e chi li controlla.
"Non puoi cambiare il mondo, ma puoi cambiare i fatti, e s ecambi i fatti puoi cambiare i punti di vista, e se cambi i punti di vista, puoi cambiare i voti, e se cambi i voti puoi cambiare il mondo" canta Gahan.
Niente male per 4 ragazzini superficiali partiti da Basildon, Essex.