venerdì 21 ottobre 2011

io c'ero

Io c'ero perché sono deluso e depresso.

Io c'ero perché vivo in un paese che dal secondo dopoguerra chi comanda fa patti con la mafia.

Io c'ero perché è un paese cieco che da decenni non guarda al futuro.

Io c'ero perché se porto mia moglie con problemi motori (non in sedia a rotelle ma con problemi ad intraprendere camminate più lunghe di 500 metri) in una grande città del resto dell'europa gliela posso far visitare quasi tutta, mentre al solo pensiero di portarla a Roma, Milano, Firenze, Napoli, etc.. mi viene un magone che non vi dico.

Io c'ero perché non c'è più una scuola pubblica.

Io c'ero perché io sono un operaio a cui stanno togliendo tutto e a cui dicono che deve star zitto perché è un fortunato.

Io c'ero perché da quando voto ho sempre votato il meno peggio.

Io c'ero perché il meno peggio di 15/16 anni fa' era molto meglio di quello di adesso.

Io c'ero perché vorrei che almeno in futuro costruissero case, scuole e i palazzi tutti con criteri antisismici e non che mi chiedessero l'euro misericordioso via sms.

Io c'ero perché non si fa più ricerca.

Io c'ero perché vivo in un paese dove devi conoscere qualcuno pure per stare in linea di montaggio.

Io c'ero perché l'Italia è un paese povero di idee, di spirito, di bontà.

Io c'ero perché non dirò mai "Culturame".

Io c'ero perché non voglio i CPT.

Io c'ero perché l'Italia comincia ad essere un paese senza idee, senza futuro, ma sopratutto un paese cattivo, diffidente, brutto...

Ma mi sento in diritto di esserci stato in piazza.
Forse ho sbagliato manifestazione.

Nessun commento: